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Categoria: Macchine pulizia , trasporto e gestione aziendale
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Il credito d’imposta per investimenti in beni 4.0 ha l'obiettivo di supportare e incentivare le imprese che investono in beni strumentali nuovi funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi. 
La disciplina è dettata dall’articolo 1, commi 1051-1063 e 1065, della legge di Bilancio 2021 (legge n. 178/2020), come da ultimo modificata dalla legge di Bilancio 2025 (articolo 1, commi 445-448, legge n. 207/2024), che ha abrogato il credito di imposta per beni immateriali 4.0 e previsto un tetto di spesa per il credito di imposta per beni materiali 4.0.

Ai fini dell’utilizzo del credito d’imposta, il D.L. n. 39/2024, entrato in vigore il 30 marzo 2024, ha introdotto l’obbligo di effettuare alcune comunicazioni al Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit). Pertanto, mentre fino al 29 marzo 2024, il credito di imposta era riconosciuto automaticamente, dal 30 marzo 2024 il credito di imposta è compensabile solo previa comunicazione al Mimit.

Modalità e termini di invio della comunicazione sono stati definiti dal Mimit con decreto direttoriale del 24 aprile 2024 e nuova legge di bilancio 2025

Presente nella nuova manovra di bilancio 2026 approvata dal Consiglio dei Ministri del 17 ottobre la proroga al 2026 del credito di imposta 4.0 ma solo per le imprese attive nel settore della produzione primaria di prodotti agricoli e nel settore della pesca e acquacoltura

Attualmente il Disegno di legge di Bilancio 2026 è bollinato dalla Ragioneria di Stato e firmato dal Capo dello Stato. Per quanto riguarda gli aspetti legati all'agricoltura, nella bozza bollinata è prevista, oltre all’estensione delle misure a favore delle imprese, anche l’introduzione di un credito d’imposta finalizzato a favorire l’ammodernamento del tessuto produttivo agricolo e ittico, incoraggiando le imprese ad adottare beni strumentali innovativi, digitali e sostenibili.

Estensione delle misure a favore delle imprese del settore agricolo

La bozza della Legge di Bilancio 2026 (art. 6) prevede che le agevolazioni fiscali legate ai redditi dominicali e agrari siano estese anche all’anno 2026. Infatti, all’art. 1 comma 44, secondo periodo, della L. 232/2016, le parole «2024 e 2025» sono sostituite da «2024, 2025 e 2026». Di conseguenza, per gli anni 2024, 2025 e ora, anche per il 2026, i redditi concorrono:

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